200 milioni di euro destinati al Fondo Reddito Energetico. Con la firma del ministro dell’Ambiente e della Sicurezza Energetica, Gilberto Pichetto Fratin, sul decreto, si è concretizzata l’idea nata nel 2020 di creare un simile fondo per aiutare le famiglie in condizioni di disagio economico. Progetto mai attuato, fino ad ora.
L’intento è la realizzazione di impianti fotovoltaici in assetto di autoconsumo per consentire l’accesso all’energia rinnovabile per persone che appartengono a nuclei familiari con Isee inferiore a 15.000 euro (o 30.000 con almeno quattro figli a carico).
La potenza nominale prevista per gli impianti fotovoltaici deve essere compresa tra 2 e 6 kWp o non andare oltre la potenza nominale in prelievo sul punto di connessione. Agli impianti il decreto destina un contributo in conto capitale. Essi devono essere realizzati su coperture e superfici, aree e pertinenze di cui il soggetto beneficiario sia titolare di un valido diritto reale.
Per il biennio 2024-2025 il Fondo Reddito Energetico, alla cui operatività lavora il GSE, mette a disposizione 200 milioni di euro per gran parte nel Mezzogiorno. Ad essere destinatarie dell’80% delle risorse, le regioni Abruzzo, Basilicata, Calabria, Campania, Molise, Puglia, Sardegna e Sicilia.
Al fondo può essere aggiunto un versamento volontario da parte di amministrazioni centrali, Regioni, Province, ma anche organizzazioni pubbliche e realtà no-profit.
«Con questo provvedimento perseguiamo un doppio fine: quello sociale di sostegno alle fasce più indigenti e, allo stesso tempo, quello ambientale perché promuoviamo l’utilizzo di energia rinnovabile», ha spiegato il ministro Gilberto Pichetto Fratin. «È una nuova risposta del governo per concretizzare una reale ed equa sicurezza energetica».
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